PACE PER GAZA

Il “si” palestinese al piano di Trump

Questo è il testo della risposta di Hamas al piano di pace di Donald Trump per il genocidio di Gaza:

“Spinti dal desiderio di porre fine all’aggressione e al genocidio perpetrati contro il nostro popolo saldo nella Striscia di Gaza, e partendo da una responsabilità nazionale, nonché in difesa dei principi, dei diritti e degli interessi superiori del nostro popolo, il Movimento di Resistenza Islamica Hamas ha condotto consultazioni approfondite all’interno delle proprie istituzioni di leadership, ampie consultazioni con le forze e le fazioni palestinesi, e colloqui con fratelli, mediatori e amici, al fine di raggiungere una posizione responsabile rispetto al piano del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo uno studio accurato, il movimento ha preso la sua decisione e ha comunicato la seguente risposta ai mediatori: Hamas apprezza gli sforzi arabi, islamici e internazionali, così come gli sforzi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che chiedono la fine della guerra nella Striscia di Gaza, lo scambio dei prigionieri, l’immediato ingresso degli aiuti, il rifiuto dell’occupazione della Striscia e il rifiuto dello sfollamento del nostro popolo palestinese da essa.

All’interno di questo quadro, e in un modo che porti alla fine della guerra e a un pieno ritiro dalla Striscia, il movimento annuncia la propria approvazione al rilascio di tutti i prigionieri dell’occupazione — sia vivi che resti mortali — secondo la formula di scambio contenuta nella proposta del Presidente Trump, con le necessarie condizioni operative sul campo per l’attuazione dello scambio. In questo contesto, il movimento afferma la propria disponibilità a entrare immediatamente, attraverso i mediatori, in negoziati per discutere i dettagli. Il movimento riafferma inoltre la propria approvazione a trasferire l’amministrazione della Striscia di Gaza a un organo palestinese indipendente (tecnocrati) basato sul consenso nazionale palestinese e sostenuto da un appoggio arabo e islamico.

Per quanto riguarda le altre questioni incluse nella proposta del Presidente Trump riguardanti il futuro della Striscia di Gaza e i diritti inalienabili del popolo palestinese, ciò è legato a una posizione nazionale collettiva e in conformità con le pertinenti leggi e risoluzioni internazionali, da discutere all’interno di un quadro nazionale palestinese complessivo, nel quale Hamas sarà incluso e contribuirà con piena responsabilità”.

Il Movimento di Resistenza Islamica – Hamas

14 risposte a “Il “si” palestinese al piano di Trump”

  1. Avatar Carla Porelli
    Carla Porelli

    Una risposta equilibrata ed anche obbligata, direi la più saggia ed anche la più disperata
    Tempi bui per i popoli opressi

  2. Avatar gianna guglielmino
    gianna guglielmino

    Mi sorprende come voi siate capaci di mettere in chiaro, in verità, ciò che molti altri ci nascondono.
    C’è una speranza di giustizia per il popolo palestinese? Io me lo auguro.

  3. Avatar Maria Teresa Punzo
    Maria Teresa Punzo

    È una risposta sensata e legittima. La proposta di pace di Trump è limitata e salvaguarda solo gli interessi di Netanyahu. Il popolo Palestinese sta soffrendo in maniera indicibile quindi la prima cosa da fare è fare entrare gli aiuti e dare la possibilità ai Palestinesi di incominciare a rivivere anche se non hanno né case né ospedali né scuole anche se i bambini sono stati tutti eliminati nel modo più orribile che neanche gli animali più selvaggi si permettono di fare. E poi c’è il problema della Cisgiordania, i coloni impuniti continuano a giustiziare i poveri Palestinesi, mentre le multinazionali dell’occidente forniscono i migliori prodotti ai coloni abusivamente collocati lì
    Spero ci sia davvero la pace anche se è molto lontana
    Maria Teresa Punzo

  4. Avatar Grazia ZURIATTI
    Grazia ZURIATTI

    Temo moltissimo gli intenti di Netanyahu Blair e Trump. Temo moltissimo che il “piano”, redatto SENZA interlocutori palestinesi, sia di fatto solo una trappola e che Netanyahu Smotrich e Ben Gvir troveranno altre scuse per proseguire, indisturbati, nell’annientamento del popolo palestinese. Temo che Italia ed Europa continuino come fatto finora, temo chi in parlamento ed europarlamento pensa e dice “Netanyahu sta facendo il lavoro sporco per noi”. Temo che uno di questi potenti conti più di milioni di belle persone viste alle manifestazioni. Temo che la legge sia la forza della clava, non solo in Palestina.
    Temo il baratro. E non per me, che ho vissuto a sufficienza.

  5. Avatar Giuseppe Corlito

    Dunque dobbiamo immaginare che il movimento terrorista Hamas ha più a cuore il cessate il fuoco e la fine dello sterminio del popolo palestinese che la propria stessa sopravvivenza, una volta riconsegnanti gli ostaggi? Già Netanyahu, che ha interessi personali per evitare la fine della guerra (cioè evitare i processi che pendono sulla sua testa), ha detto che anche la restituzione degli ostaggi non metterà fine all’occupazione della Stiscia di Gaza, mentre la proposta di Trump prevede il ritiro dell’esercito israeliano da Gaza. Lo spiraglio aperto dalla proposta di Trump sembra essere molto stretto. Dobbiamo cambiare inostro giudizio politico su Hamas? Vedremo in realtà come andrà a finire sul campo.

  6. Avatar Romana
    Romana

    Mi auguro, che dopo anni di oppressione attuato da Israele sul popolo palestinese e tutto il sangue versato finalmente avra il proprio Stato sovrano senza PADRONI.
    Altrimenti non è una vera PACE.

  7. Avatar Felice Scalia
    Felice Scalia

    Mi sembra di potere condividere la saggezza lungimirante di Hamas. Molti dubbi mi rimangono sulla affidabilità dell’attuale governo istraeliano e sulla stessa gestione di Trump, incaoace a mantenere domani quello che ha affermato oggi. Fino a quando “la fine del lavoro” non è esecrata come una infamia, fino a quando gli interessi economici sulla Striscia e sul mare non vengono ripudiati, il popolo palestinese ha un futuro molto, ma molto incerto. Infine impressiona il fatto che quasi tutti i governi israeliani da “subito” (almeno dal 1948) hanno messo in calendario quel “lavoro” da hitleriana soluzione finale.

  8. Avatar Rossana Mattiussi
    Rossana Mattiussi

    Mi pare una risposta dignitosa ed equilibrata
    Spero che i movimenti propal continuino a far sentire la loro voce e che le navi della flotilla continuino ad arrivare

  9. Avatar Franco Rossi
    Franco Rossi

    Io credo che ci vorrà ancora del tempo per arrivare a una soluzione. La risposta di Hamas non collima con la proposta di Trump-Nethaniau. Staremo a vedere

  10. Avatar CLARA FINIZIO
    CLARA FINIZIO

    Senza voler scomodare, almeno per il momento, Dio, io credo che i Palestinesi debbano poter contare sulla loro ferma decisione di rimanere sulla loro terra, sulla posizione moderata e saggia di Hamas, sull’arrivo di altre barche che superino lo sbarramento illegale di Israele e sulla continuazione del movimento popolare Pro-Palestina. Tutte queste cose sono certo importanti ma se queste esigenze e la rivendicazione di questi diritti non verrà rilevata e rappresentata da una forza politica la vedo brutta. Non dimentichiamo i giacimenti importanti del Mediterraneo molto vicini alla costa di Gaza. Sono disposti gli OCCIDENTALI a rinunciarvi? La scelta di Blair la dice lunga in merito!

  11. Avatar Donata Amelotti
    Donata Amelotti

    Bisogna tenere alto il livello di attenzione perché vedo molti rischi per i palestinesi e per la pace, se mai ci sarà.
    Interessi economici e di potere giocano come sempre a sfavore dei più deboli, in questo momento i palestinesi.

  12. Avatar Ranieri
    Ranieri

    Penso che con il secondo ultimatum di Trump, Hamas sia stato costretto ad accogliere la prospettiva di dialogo con una sorta di pistola puntata alla tempia. Mi sembra un piano la cui unica certezza è il rilascio degli ostaggi in mano all’organizzazione.
    Il futuro coinvolgimento di Tony Blair non lascia sperare nulla di buono, considerata la fama che lo precede.
    Questo passa il convento in questo momento e ci si aggrappa al comune buon senso che non è certo quello dell’Europa né tantomeno quello degli Usa.

  13. Avatar Mauro Matteucci
    Mauro Matteucci

    Sono molto critico sul “Piano di pace” di Trump, ma è giusto che sia il popolo palestinese con i suoi rappresentanti a decidere!

  14. Avatar Gabriel Baravalle
    Gabriel Baravalle

    Sicuramente questo non è un piano che risolva la questione palestinese, però penso che con questa relazione di forze sia l’unica soluzione possibile in questo momento.
    Bisogna fermare il massacro e fare entrare gli aiuti, la lotta politica decidera il futuro della Palestina.
    Sicuramente non c’è spazio per essere ottimisti.

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